L'ABUSIVISMO NELLE GITE E PELLEGRINAGGI RELIGIOSI

Con il crescente fenomeno dell’abusivismo nel settore del turismo, con privati che senza alcun titolo organizzano gite e pellegrinaggi, sono aumentati i controlli da parte delle forze dell’ordine (segnatamente dalla Guardia di Finanza) e gli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate.

La vigente normativa (in vigore dal 2011) considera “pacchetti turistici” anche le gite di un giorno, purché siano presenti almeno due elementi tra: trasporto, alloggio, servizi accessori che costituiscano parte significativa del pacchetto “per la soddisfazione delle esigenze ricreative del turista”.

Questa nuova qualificazione è facilmente identificabile in certe fattispecie (es. trasporto passeggeri con bus + ingresso allo stadio/manifestazione/parco divertimento, oppure trasporto passeggeri con bus + alloggio, oppure trasporto passeggeri con bus + trasferimento marittimo + alloggio, oppure trasporto passeggeri con bus + visita città con pranzo/cena in ristorante prenotato).

Il codice all’art. 18 stabilisce che ad organizzare e vendere i pacchetti turistici sono le imprese turistiche, ossia le attività di organizzazione, produzione, commercializzazione e intermediazione di servizi turistici (agenzie di viaggi).

I soggetti che non svolgono l'attività di cui sopra non possono utilizzare, nella ragione o nella denominazione sociale o in qualsiasi comunicazione al pubblico, le parole: "agenzia di viaggio", "agenzia di turismo", tour operator", "mediatore di viaggio" né possono far ricorso ad altre parole e locuzioni, anche in lingua straniera, idonee a creare confusione sulla legittimazione allo svolgimento dell'attività cui sopra. In caso di trasgressione si applicano le sanzioni stabilite dalle regioni.

E’ inoltre obbligatorio, ai sensi dell’art. 35, che il contratto di compravendita dei pacchetti turistici debba essere redatto in forma scritta e al cliente deve essere consegnata una copia sottoscritta dal venditore, anche per accedere al "Fondo Nazionale di Garanzia per il consumatore di pacchetto turistico" istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel caso qualcosa andasse storto durante il viaggio.

Coloro i quali non sono agenzie di viaggi e organizzano pacchetti turistici sono da ritenersi “abusivi” e commettono almeno 2 illeciti:
Amministrativo, in quanto non sono in possesso di regolare autorizzazione provinciale a svolgere l'attività di organizzazione viaggi espressamente delegato alle agenzie di viaggi. In questo ambito i partecipanti al viaggio non sarebbero nemmeno garantiti da un contratto di viaggio (stipulabile solo con una agenzia di viaggi regolarmente autorizzata) e non avrebbero perciò diritto di intervento da parte del Fondo di Garanzia in caso di insolvenza o problematiche o mancata prestazione di servizi o ri-protezione in caso di calamità naturali;
Tributario, in quanto esercitano abusivamente una attività commerciale. Oltre naturalmente l'evasione fiscale, giacchè si tratta di veri e propri "viaggi in nero".

Non sono rari i casi di pullman che sono stati fermati dalle forze dell’ordine e costretti a non proseguire il viaggio con la conseguente segnalazione all’Agenzia delle Entrate degli organizzatori e con le serie difficoltà degli stessi nel restituire le somme percepite dai clienti per il viaggio non usufruito.

Sul sito della Provincia di Cosenza è riportato l'elenco delle agenzie di viaggi autorizzate, che oltre a pagare fidejussioni alla Regione, tasse varie alla Provincia e Comune, assicurazioni per la responsabilità civile verso terzi per l'attività professionale esercitata, devono avere un direttore tecnico che cura l'organizzazione tecnica del viaggio ed è responsabile della conduzione aziendale e svolge mansioni di natura tecnico-specialistica concernente la produzione, l'organizzazione o l'intermediazione di viaggi e di altri prodotti turistici. Lo stesso oltre a possedere dei requisiti richiesti dalla normativa statale e regionale deve sostenere gli esami di abilitazione presso la Regione e quindi una volta conseguito il titolo l'iscrizione all'apposito elenco.

Spiegato ciò che Legge vigente dice sul pacchetto turistico e chi può organizzarlo e venderlo con le conseguenze amministrative, fiscali e penali per chi lo fa in modo abusivo c'è da far presente che l’Associazione delle agenzie di viaggio nazionale e locale manda periodicamente le locandine preparate da questi soggetti “abusivi” attaccate ovunque (anche quelle presenti sui social network come facebook, dove quasi sempre c’è solo un nome di battesimo e un numero di telefono, il più delle volte cellulare) alla Guardia di Finanza, all'Agenzia delle Entrate, alla Provincia e alle altre forze dell’ordine giacché gestiscono in modo disinvolto le somme che incassano e che sulle quali l’Agenzia delle Entrate non becca neppure un solo euro, mettendo in serio pericolo anche i passeggeri qualora dovesse accadere qualche sinistro. Così come per quelle associazioni senza scopo di lucro, che di no profit hanno ben poco, anche perchè le loro cosiddette "attività turistiche" non sono riservate esclusivamente per gli associati da più tempo, così come prescrive la legge. Inoltre, le associazioni che vogliono svolgere attività di organizzazione e vendita di viaggi per i loro associati devono possedere i requisiti professionali (in primo luogo l'assunzione a tempo pieno di un direttore tecnico), di onorabilità e finanziari previsti dalle leggi regionali per l'esercizio dell'attività di agenzia di viaggio in forma imprenditoriale e che possono avviare l'attività ottenendo dall'autorità competente, vale a dire la Regione (o dalle Province in caso di delega), l'autorizzazione all'avvio dell'attività che fu introdotta per le imprese dall'art. 9 Legge 217/1983 e poi riportata in tutte le leggi regionali in materia di attività di agenzia di viaggio attualmente in vigore.

Visto ancora che si parla anche di evasione fiscale non è raro il caso che vengono segnalati alla GdF anche albergatori compiacenti con gli organizzatori.

Tempo fa sul TG satirico "Striscia la notizia" sono stati mandati in onda i seguenti servizi che hanno affrontato il tema in questione:
video Fabio e Mingo









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